Tommaso Bianchi è nato a Trieste nel 1968. Da diversi anni pratica la poesia, pubblicando finora cinque sillogi di haiku: “Raccolto di haiku” (Edizioni Italo Svevo, Trieste, 1995, pp. 48) “Suono d’acqua” (Hammerle Editori, Trieste, 1999, pp. 56) “L’amor che move il sole e l’altre stelle – haiku” (Edizioni Italo Svevo, Trieste, 2011, pp. 48) “Aria e fuoco – haiku” (Edizioni Il Murice, Trieste, 2012, pp. 62) “Quintessentia – Fotografie in forma di haiku” (Libertà Edizioni, Lucca, 2014, pp. 88). Ha anche partecipato alle seguenti opere antologiche: AAVV, “Alchimie Poetiche”, Pagine, Roma 2008, pp. 52-53 AAVV, “Immagini”, Pagine, Roma, 2012, pp. 69-70 AAVV, “I poeti contemporanei 110”, Pagine, Roma, 2013 AAVV, “Enciclopedia di Poesia Contemporanea. Vol. 4/2013”, Fondazione Mario Luzi Editore, Roma, 2013, pp. 77-80. In prosa, nel 2013, ha pubblicato il volume di riflessioni bibliche “In dialogo con l’anno A e altre riflessioni” (Libertà Edizioni, Lucca, pp. 105) e, nel 2015, il romanzo “Samsara” (Libertà Edizioni, Lucca, pp. 276).
Zuihitsu è una parola giapponese che significa “seguire il pennello” (letteralmente “penna a volontà”) e, da circa mille anni, identifica un genere letterario, principalmente in prosa. Viene tradotta a volte con il termine “Miscellanea” perché è nella sua natura raccogliere quanto di variamente suggestivo lo scrittore incontri nella sua esperienza quotidiana. Il prosatore o il poeta nello zuihitsu seguono il proprio pennello, la propria penna che li conduce ora qua, ora là. È a questo stesso spirito che si è voluto dar voce in questa raccolta di haiku: come nella scrittura automatica, come nella navigazione a piccolo cabotaggio, l’autore si lascia guidare dalle impressioni minime che via via gli si fanno incontro ad animargli la penna, lasciando un’esile traccia leggibile della sua particolare meditazione esercitata sia sul mondo esteriore – ambienti, atmosfere, vegetali, animali, presenze umane, – sia sul mondo interiore – sentimenti, emozioni, ricordi, pensieri, visioni – in cui si è “casualmente” imbattuto, sia sul loro reciproco influenzarsi. Nel tentativo di porre un tenue forse inutile rimedio alla loro esistenziale costituiva impermanenza.